Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ieri sera ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato le regole e i divieti previsti per le Feste di Natale.
Il provvedimento è volto a contenere i contagi da Covid che potrebbero derivare da assembramenti e riunioni familiari durante le riunioni legate alle festività.
Nel Paese ritornano le zone rosse e quelle arancioni. Il nuovo decreto che integra il Dpcm del 3 dicembre scorso, tra le altre cose, prevede la possibilità di spostamento per andare a visita da parenti e amici ma “verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione“.
La circolazione sarà consentita dalle 5 alle 22. I giorni “arancioni ” andranno dal 28 al 30 dicembre poi il 4 gennaio. Ci si può spostare al massimo in due a meno che non si abbiano dei figli minorenni con sé o persone disabili o non autosufficienti purché conviventi.
Come spiegato, è consentita una sola visita al giorno perché il decreto dispone che questa può essere fatta solo “verso una abitazione”: vuol dire che se si va a pranzo dai genitori, la sera non si può cenare a casa degli zii.
Contributi a fondo perduto. È riconosciuto un contributo a fondo perduto, fino 455 milioni di euro per l’anno 2020 e fino a 190 milioni per il 2021 (sono le cifre stanziate dal governo per i ristori in Italia) a favore di chi, al momento dell’entrata in vigore del decreto, ha la partita Iva attiva e svolge come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nella tabella in basso:
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