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Mafia, maxi sequestro di beni al boss della cosca di Noto

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Beni per un valore di oltre 500mila euro sono stati sequestrati dal personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della questura di Siracusa, su richiesta della procura, a Giuseppe Crispino, 42 anni, ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco della famiglia mafiosa Trigila-Pinnintula.

Il provvedimento ha riguardato quattro veicoli, tra i quali un’auto di lusso, una villa nella zona periferica di Noto, quattro appartamenti, quattro garage e due cantine, tutti nello stesso stabile di una zona residenziale di Noto. Sequestrate anche il 100% delle quote societarie di un’impresa edile riconducibile a Crispino.

Le indagini, sottolineano gli inquirenti, hanno consentito di dimostrare “la qualificata pericolosità sociale” di Crispino ritenuto affiliato da oltre 20 anni alla consorteria mafiosa dei Trigila-Pinnintula nella quale ha avuto “la abilità di scalare le gerarchie intrinseche, fino a divenirne, in alcuni periodi, l’indiscusso reggente“.

Le indagini patrimoniali hanno accertati l’assoluta sproporzione tra i redditi e le entrate ufficiali riferibili al nucleo familiare e l’effettivo patrimonio immobiliare, mobiliare e imprenditoriale di cui si è accertata la disponibilità, seppur i beni risultino formalmente intestati a terzi di comodo.

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