Per il legale di Maniaci undici anni e mezzo sono “eccessivi” e “sproporzionati”
La richiesta a undici anni e mezzo di carcere per il direttore di Telejato Pino Maniaci “è eccessiva, sono pene che si chiedono di solito per un capomafia”. Lo ha detto l’avvocato Antonio Ingroia, ex Procuratore aggiunto di Palermo che oggi difende Pino Maniaci, il giornalista della piccola tv locale di Partinico (Palermo) accusato di estorsione e diffamazione.
“Leggeremo la corposa requisitoria del pm che ha depistato l’accusa – dice Ingroia – e quando faremo l’arringa difensiva contesteremo punto per punto ogni fatto. Questo è uno di quei casi in cui il pm avrebbe dovuto chiedere l’assoluzione per l’imputato tenendo conto del risultato dibattimentale”.
“Da una parte il pm sembra essersi fermato a prima del’istruzione dibattimentale – dice ancora Ingroia – l’accusa ha ribadito le acquisizioni della fase delle indagini ignorando le risultanze del processo in cui ci sono stati tanti testi e presunte persone offese che per primi hanno detto di non avere subito nessuna estorsione. I pm hanno ignorato questi aspetti”.
“Ma mi ha colpito ancora di più l’eccessività della richiesta. Stiamo parlando di presunte estorsioni di qualche centinaio di euro, sono pene che si chiedono per i capimafia non per Pino Maniaci”, dice Ingroia.