L’emergenza rifiuti in Sicilia colpisce pure Palermo e la Rap allarga le braccia con le parole del suo presidente, Giuseppe Norata. “L’emergenza in atto non si risolverà se non arriveranno le autorizzazioni da parte della Regione Siciliana”.
La Rap è l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti a Palermo: “I rifiuti che stiamo raccogliendo – aggiunge Norata – sono abbancati nei piazzali di Bellolampo, per questa ragione sono stato indagato dal Noe (per disastro ambientale, ndr)”.
Anche la raccolta differenziata sembra in affanno. Nelle periferie, nelle grandi arterie come via Ugo La Malfa ma anche nel quartiere Zisa, in via Dante, Zen, Pallavicino, Borgo Nuovo, ci sono discariche a perdita d’occhio. Va detto che il comportamento di alcuni cittadini non aiuta, sono numerose le zone in cui vengono abbandonati i rifiuti ingombranti.
Il sindaco Leoluca Orlando, nelle scorse settimane, per scoraggiare questo genere di comportamenti ha pubblicato nella propria pagina Facebook, alcuni video girati da telecamere di sorveglianza, che mostrano palermitani intenti a disfarsi di materassi e rifiuti di vario genere al di fuori dei centri comunali di raccolta. Il 25 novembre, il primo cittadino, ha proposto di spostare il conferimento fuori dalla Sicilia per evitare la crisi.
Due giorni prima, l’assessore regionale all’Energia, Alberto Pierobon, ha preannunciato
l’istituzione di una commissione d’inchiesta e di verifica sulla regolarità delle autorizzazioni degli impianti di rifiuti in Sicilia.
il 26 novembre, dopo il riavvio della piattaforma di Santa Flavia, è ripartito il servizio di ritiro ingombranti presso i Centri Comunali di Raccolta a Palermo.
Risale a due mesi fa il grido di allarme di Norata che adesso dice “Quando a settembre ho comunicato che avrei chiuso al conferimento a Bellolampo per indisponibilità di spazi, sono stato preso per pazzo e davanti alla scelta di lasciare i rifiuti per strada, generando una emergenza sanitaria, o portare i rifiuti ancora a Bellolampo, correndo il rischio di una emergenza ambientale, ho scelto, in condivisione con l’Amministrazione comunale, di continuare a portare i rifiuti a Bellolampo nella speranza che la Regione trovasse un destino presso gli impianti siciliani esistenti”.
“Così non è stato e, mio malgrado, giovedì scorso sono stato costretto a rallentare parecchio i conferimenti nella discarica per mancanza di spazi. È chiaro che appena, per un turno di lavoro, non raccogli si genera automaticamente emergenza in città”.
Sul futuro della raccolta differenziata, Norata spiega che nei primi mesi del 2021 sarà chiuso il progetto PAP con il quinto step per poi passare a quello successivo che prevede ancora il porta a porta tradizionale.
“Rimane il resto della città – continua – ove, alla stessa stregua di altre città del nord (Bologna in testa), si sta sviluppando un progetto, che potrebbe essere avviato in un unica soluzione, con un sistema misto: alcune frazioni con il porta a porta e per altre frazioni con la prossimità. Tutto ciò sarà possibile solo se il sistema è sostenuto, per come stiamo lavorando, da una adeguata rete di centri comunali di raccolta”.
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