Cinquantadue case rifugio per donne vittime di violenza. È l’iniziativa del governo Musumeci per il contrasto alla violenza di genere perché “È una battaglia che si vince con azioni concrete, ma anche con un costante impegno culturale”, afferma il numero uno di Palazzo d’Orleans. Le risorse impegnate provengono da contributi nazionali e regionali.
“La giornata contro la violenza sulle donne – dice il presidente della Regione, Nello Musumeci – deve essere l’occasione per assumere impegni concreti oltre le rituali petizioni di principio. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, circa il 35 per cento delle donne nel mondo ha subìto violenza. Un dato impressionante che impone, a chi ha responsabilità politiche e di governo, di moltiplicare gli sforzi per contrastare questo odioso fenomeno che potrebbe persino crescere in concomitanza con le necessarie misure di contenimento della pandemia”.
“Il governo regionale – prosegue – ha curato con particolare attenzione la nascita di centri antiviolenza e, nei mesi scorsi, ha impegnato le somme per la realizzazione di 13 nuove Case di accoglienza a indirizzo segreto per donne vittime di violenza e dei loro figli minori”.
“A regime, la Sicilia sarà dotata di 52 case-rifugio finanziate con contributi nazionali e regionali, sparse in tutta l’Isola. È una battaglia che si vince con azioni concrete, ma anche con un costante impegno culturale”.
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