È stato interrotto dalla guardia di finanza il giro di scommesse illegali tra Palermo e Napoli. Le Fiamme Gialle del Comando provinciale del capoluogo siciliano hanno arrestato 15 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo delle scommesse e truffa ai danni dello Stato, nonché di trasferimento fraudolento di valori.
L’operazione “All In si gioca”, prosecuzione dell’indagine All In dello scorso giugno, è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Salvatore De Luca. Sono finte in carcere sei persone, nove ai domicliari.
Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di 6 agenzie di scommesse tra Palermo la provincia di Napoli, per un valore complessivo stimato di circa un milione di euro. Perquisizioni in casa e negli uffici degli indagati tra la Sicilia e la Campania.
Sono stati gli specialisti antimafia del Gico, del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo a sviluppare il secondo filone d’indagine che ha permesso di ricostruire la complessa ed articolata rete che si occupava della diffusione e della raccolta illegale delle scommesse.
Secondo gli investigatori, si tratterebbe di due organizzazioni criminali distinte “ma entrambe facenti capo a Salvatore Rubino“, promotore delle attività illecite e destinatario di parte dei proventi ottenuti.
In carcere sono finiti, Salvatore Ruomo, 59 anni, Vincenzo Fiore, 42 anni, Christian Tortora, 44 anni, Rosario Chianello, 48 anni, Michelangelo Guarino, 43 anni, e Giovanni Di Noto, 46 anni.
Ai domiciliari, Salvatore Bareale, 63 anni, Maurizio Di Bella 46 anni, Pasquale Somma 50 anni, Giovanni Castagnetta 36 anni, Davide Catalano 41 anni, Giacomo Bilello 34 anni, Pietro Montanto 31 anni, Antonio Inserra 55 anni e Salvatore Lombardo 34 anni.
