Scendono i contagi da Coronavirus in Sicilia, sono 1.634 i nuovi casi registrati in un solo giorno dal bollettino del ministero della Salute. Si arriva così ad un totale di 50.033 dall’inizio dell’emergenza. Per sfortuna, anche oggi si contano dei decessi, sono 43 i nuovi morti per un totale di 1.098 da quando è scoppiata la pandemia.
I dimessi perché guariti sono adesso 14.179 mentre i casi identificati da sospetto diagnostico salgono a 31.028. Quelli scoperti da attività di screening aumentano a 19.005. Il totale dei tamponi effettuati è di 866.503 test di cui 10.020 eseguiti ieri.
I ricoverati con sintomi salgono a 1.537 di cui 242 in terapia Intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 32.977 soggetti. Gli attualmente positivi sono 34.756.
Proprio oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per prolungare la “zona arancione” in Sicilia. Lo spettro del passaggio al livello successivo, con misure più stringenti previste per regioni ad elevata percentuale di contagio, è stato scongiurato. “Ferma restando la possibilità di nuova classificazione”, ha specificato oggi una nota del ministero.
Ad ogni modo, Speranza ieri ha confermato al presidente della Regione, Nello Musumeci, un miglioramento del quadro generale in Sicilia “anche alla luce di misure di contenimento che erano state già adottate”.
Nella tarda serata del 19 novembre, è arrivata invece la decisione del governatore di chiudere le attività commerciali, le domeniche e i festivi. La scelta è stata dettata dalla necessità di ridurre occasioni di assembramento. Escluse dal provvedimento: farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole e il domicilio per i prodotti alimentari, dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
Intanto, sono salite a 10 le “zone rosse” nell’Isola. I comuni off-limits sono Bronte (nel Catanese), Cesarò e San Teodoro (in provincia di Messina), Misilmeri (nel Palermitano) e Vittoria (in provincia di Ragusa). A questi, da sabato 21 novembre fino a giovedì 3 dicembre, si aggiungono Acate, e Comiso (nel Ragusano), Camastra (in provincia di Agrigento), Ciminna (in provincia di Palermo) e Maniace (in provincia di Catania).