“Una fotografia impietosa“, così il presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, commenta il report sulla condizione economica in Sicilia, diffuso oggi dalla Banca d’Italia.
I riflettori, infatti, sono puntati verso il secondo trimestre dell’anno: nell’Isola, il tasso di attività ha raggiunto il minimo storico, attestandosi a quota 47,1 per cento. Turismo in calo e 34mila posti di lavoro in meno.
Per il numero uno degli imprenditori si tratta di “Un’ulteriore conferma di quello che Confcommercio dice da mesi: la pandemia in Sicilia è stata una ‘circostanza aggravante’ che si è innestata su una situazione già drammatica”.
“Molte aziende sono state già condannate alla chiusura – prosegue – gli ulteriori Dpcm di ottobre e novembre vedranno cadere sul campo altre migliaia di imprese che non riescono più a far fronte alla situazione. Se appena due mesi fa avevamo stimato una perdita solo in Sicilia di 5,6 miliardi (-8,2%), adesso possiamo ritenere addirittura riduttiva quella già drammatica e insostenibile previsione”.
Per il presidente di Confcommercio Palermo, occorre una strategia ben delineata per toccare temi importanti come i problemi organizzativi della sanità territoriale e ospedaliera: “Occorre intervenire presto e bene – afferma – con programmazione e coordinamento, facendo sistema con determinazione e facendo arrivare immediatamente gli aiuti a tutte le aziende che hanno cali significativi. Rabbia e disperazione stanno crescendo e non è più possibile sbagliare”.