Il lockdown? Inevitabile. Le Feste di Natale? Meglio approfittarne per chiudere tutto e contenere i contagi. A dirlo è il virologo Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all’università di Padova. Sulla stessa lunghezza d’onda, quindi, del premier Conte che nei giorni scorsi ha previsto un Natale senza “abbracci, cene e tombolate”.
“Piuttosto che riaprire per Natale, penso che la situazione sia così malmessa da dover consigliare l’opposto: approfittare delle ferie di fine anno per chiudere tutto in quelle due settimane e cercare di fermare il contagio. Ma capisco che bisogna tener conto delle esigenze dell’economia”.
“Ma allora – continua – fate qualcosa: prolungate gli orari di apertura dei negozi, scaglionate gli ingressi, evitate in tutti i modi gli assembramenti, a casa e fuori”. Il tema, spiega, “non è come regge il sistema ma quanti morti siamo disposti ad accettare”. Secondo Crisanti “il lockdown bisognerà comunque farlo. Risulterà inevitabile, i numeri lo imporrano”.
“Con questo livello di contagi il numero di tamponi effettuato non ha più senso. Aveva senso farne 400 mila al giorno per bloccare la catena di diffusione. Ormai la marea del virus è fuori controllo”, prosegue l’esperto secondo il quale ne saremo fuori “fine del 21, inizio del 22”.