Stop alle attività parrocchiali in presenza. A disporlo è stato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che in una lettera indirizzata al clero ha disposto, vista la “recrudescenza della diffusione del virus“, che da lunedì prossimo e “fino a data da destinarsi” vengano sospese tutte “le attività di catechesi (sia dei fanciulli che degli adulti) come anche ogni altra forma di attività ‘in presenza’ (riunioni, assemblee) da chiunque e a qualunque titolo organizzate, siano essi parrocchie, gruppi, movimenti, associazioni o altro”. Restano invariate, invece, le norme relative alla celebrazione dell’Eucaristia e degli altri Sacramenti ma con “la puntuale osservanza dei protocolli di sicurezza sanitaria”.
“Ogni rinuncia, soprattutto in questo tempo di pandemia, deve essere letta come atto d’amore nei confronti degli altri”, scrive Lorefice che invita “ove sia possibile” a utilizzare “le forme alternative di comunicazione (piattaforme digitali, social, streaming) già con successo sperimentate nei mesi passati”.
“Si ribadisce, infine, che la visita agli ammalati e agli anziani da parte dei ministri straordinari della Comunione venga effettuata con le dovute precauzioni – aggiunge – e si eviti che lo stesso ministro straordinario raggiunga nel medesimo giorno più infermi, trattandosi delle persone più esposte ad un eventuale contagio. Invoco sull’intera nostra amata Chiesa palermitana, per intercessione di Santa Rosalia ‘vigile custode e liberatrice di città in balia della peste’, la mia paterna benedizione”.