Il regista Renzo Martinelli è stato condannato dal Tribunale di Roma per aver diffamato, nel film “Ustica”, l’ex parlamentare di Alleanza Nazionale Enzo Fragalà, ucciso a bastonate dalla mafia nel febbraio 2010 a causa del suo impegno contro Cosa Nostra.
Martinelli è stato condannato a 1.000 euro di multa, così come aveva richiesto il pm Maria Sabina Calabretta, dopo la denuncia della famiglia di Fragalà che aveva ravvisato nel film una diffamazione del deputato di An e noto penalista palermitano.
Nello specifico si contestava al regista di aver diffamato il parlamentare che per lunghi anni si è occupato della strage di Ustica come esponente delle varie Commissioni parlamentari d’inchiesta che si sono avvicendate, utilizzando alcuni espedienti cinematografici.
Nella finzione scenica con cui ricostruiva la tragedia di Ustica Martinelli, infatti, aveva creato due personaggi, due deputati del sud Italia: uno, Corrado di Acquaformosa, personaggio buono e dedito alla ricerca della verità, l’altro, l’onorevole Fragalà, descritto, nella pellicola, come uno spregiudicato depistatore.
“Credo che sia stato un atto profondamente vile – dice la figlia del penalista anche lei avvocato, Marzia Fragalà – attribuire il suo nome ad un personaggio equivoco e losco e addirittura descritto come un mandante di omicidi. Mio padre era un uomo perbene”.