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Sicilia “arancione”, Musumeci: “Motivi politici dietro la decisione”

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Da ieri sera, la Sicilia è diventata “area arancione”, insieme alla Puglia e rientra, quindi, in una zona in cui il rischio di contagio è medio-alto. La decisione del governo nazionale ha suscitato l’ira del presidente della Regione, Nello Musumeci, che in una intervista a la Repubblica ha parlato di “centralismo governativo di Roma” e di “autonomia in vacanza”. Il nuovo Dpcm, annunciato ieri sera dal premier Giuseppe Conte, infatti prevede misure più restrittive differenziate su tre fasce di pericolo contagio.

“Ci hanno imposto la zona arancione – dice Musumeci – è un provvedimento unilaterale, non concordato. E a molti appare dettato più da motivazioni politiche che scientifiche. L’autonomia in questi giorni è in vacanza. Per il governo centrale lo è da un pezzo. Gli episodi sono tali e tanti da farmi convincere sempre più del fatto che siamo di fronte a un pericoloso ritorno al centralismo romano che tende a mortificare e avvilire le autonomie regionali”.

Evidentemente, il numero uno di Palazzo d’Orleans si aspettava che la Sicilia fosse dichiarata “area gialla”:  “Ho avuto solo un colloquio in serata con il ministro della Salute Speranza, nel corso del quale è emersa la nostra destinazione alla zona arancione, con le inevitabili restrizioni e chiusure che ne conseguono. Ho manifestato tutto il mio dissenso e ho chiesto che il governo adotti subito tutte le iniziative finanziarie necessarie: centinaia di migliaia di imprese siciliane, piccole e medie, sarebbero bloccate. Imprenditori, commercianti e i loro dipendenti hanno il diritto di mantenere la famiglia”.

Musumeci poi afferma di aver avuto un confronto con il ministro della Salute che gli avrebbe confermato “di aver ricevuto un report dal quale emergerebbe la nostra posizione borderline. Con i dati di queste ore dovremmo essere a un Rt pari a 1,2. Dunque al di fuori della zona arancione”.

Speranza sostiene che la valutazione non può essere fatta su un dato giornaliero ma su una media nel recente periodo. Vuole un dato su tutti? Oggi la Campania ha avuto oltre quattromila nuovi positivi, la Sicilia poco più di mille. La Campania ha quasi 55mila positivi, la Sicilia 18mila. Vogliamo parlare del Lazio? Ricovera oggi 2.317 positivi a fronte dei 1.100 siciliani, con 217 in terapia intensiva contro i nostri 148. Eppure Campania e Lazio sono in zona gialla. Perché questa spasmodica voglia di colpire centinaia di migliaia di imprese siciliane? Al governo Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perché ingiusto e ingiustificato”.  

 


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