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Verso il nuovo Dpcm, si pensa di ridurre la mobilità “non necessaria”

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Ridurre la mobilità al minimo indispensabile per prevenire e contenere i contagi da Coronavirus. La soluzione pare sia condivisa, sembra infatti si stia trovando la giusta sintesi con il governo centrale che in queste ore è al lavoro per il nuovo Dpcm che potrebbe essere annunciato domani.

“Più cresce la mobilità delle persone – spiega il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumecipiù crescono le probabilità di contagio. Per questo motivo stiamo valutando la possibilità, assieme alle altre Regioni ed a Palazzo Chigi, di ridurre ogni occasione di movimento non proprio necessario”.

“Altra priorità resta la riduzione della pressione sui pronto soccorso ospedalieri dei positivi o di quelli che temono di esserlo. Serve quindi più collaborazione da parte della medicina di base affinché si intervenga nel domicilio di chi ne ha necessità”.

La riunione tra gli enti locali e il governo centrale si è conclusa intorno alle 15 e sembra ci sia stata una condivisone di fondo: “È in atto una situazione drammatica che in tutta Europa sta condizionando la vita di milioni di persone. La nostra posizione – aggiunge Musumeci – è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane”.

Il confronto sul testo del nuovo Dpcm proseguirà domani “speriamo, stavolta sia davvero condiviso, vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Scelte forti ma non chiare diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori”.

 

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