Girava per le strade del centro storico con una spada e un mantello quando è arrivata una telefonata che ha allertato la polizia ed è stato arrestato. È successo ieri sera intorno alle 20, in via Maqueda. Un ragazzo di età compresa tra i venti e i venticinque anni ha iniziato a “grattare” un graffito che ritrae la Madonna su un muro di un palazzo storico a dieci metri dai Quattro Canti. 
Era privo della mascherina obbligatoria anche all’aperto per prevenire i contagi da Coronavirus, indossava una fascia in testa, un mantello nero e una spada che riproduceva una di quelle di epoca medievale, con elsa a croce, lunga all’incirca un metro. Infoderata l’arma ha poi proseguito in direzione di piazza Verdi seminando il panico tra i passanti.
Arrivato nei pressi del Teatro Massimo è stato raggiunto da una volante della polizia che con cautela gli ha intimato di posare la spada per terra. L’arma ha risuonato pesantemente non appena ha toccato il suolo. Una volta disarmato, gli agenti sono scesi dall’auto chiedendogli di indossare la mascherina.
Dopo avergli fatto togliere il mantello, hanno tentato di identificarlo ma pare che il ragazzo non avesse documenti con sé. Ha fornito il numero di cellulare della madre e poi su richiesta degli agenti ha vuotato le tasche consegnando un pacchetto di sigarette, un contenitore di plastica trasparente e una busta di tabacco. Dentro i poliziotti hanno trovato una sostanza sospetta. 
L’autore del gesto ha poi spiegato agli agenti che era spinto da motivi religiosi, l’immagine della Madonna, a suo dire, era ritratta male ed era uno schiaffo “al pontificato, alla morale e alla Chiesa”. Poi ha aggiunto che l’indomani sarebbe ritornato per coprirla “con un secchio di vernice”. L’uomo è stato poi caricato dentro la volante della polizia per ulteriori accertamenti.
Tra i passanti, per fortuna, solo tanta paura ma nessun ferito.
