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Notre Dame, l’attentatore era indagato ad Agrigento

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L’attentatore tunisino di Nizza, Brahim Aoussaoui, 21 anni, dopo il suo arrivo a Lampedusa, lo scorso 20 settembre era stato indagato per immigrazione clandestina.

Con lui erano stati iscritti nel registro degli indagati anche gli altri connazionali arrivati quel giorno sull’isola delle Pelagie a bordo di una ventina di barconi con numerosi tunisini, tra cui il terrorista.

Aoussaoui dopo il suo arrivo a Bari, dove aveva trascorso la quarantena bordo della nave Rhapsody, approdata in Puglia l’8 ottobre, proveniente da Lampedusa, aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio italiano, con invito a rimpatrio. Dall’Italia avrebbe raggiunto poi la Francia in modo clandestino.

Tre morti e diversi feriti. È il bilancio dell’attacco compiuto stamattina da Brahim Aoussaoui dentro la chiesa di Notre Dame a Nizza. Una vittima è stata sgozzata e la seconda decapitata, ha reso noto una fonte della polizia citata da le Figaro. Del caso è stata investita la procura antiterrorismo. L’attentatore è stato arrestato dalla polizia ancora con il coltello ancora in mano. Trasportato in ospedale per le ferite d’arma da fuoco riportate nello scontro con le forze dell’ordine è stato ricoverato in Rianimazione.

Sono due donne e un uomo le tre vittime. Il corpo di una delle due è stato trovato all’interno della chiesa, l’altro all’esterno, dove la donna sarebbe stata aggredita mentre cercava di rifugiarsi in un bar situato nelle vicinanze. La terza vittima era il custode della chiesa. L’assalitore avrebbe continuato a urlare “Allah Akbar” anche dopo essere stato fermato dalla polizia, ha reso noto il sindaco della città, Christian Estrosi.

Non ancora chiaro se lo spirito di emulazione, il fanatismo religioso o un’azione organizzata abbiano dato il via ad altre azioni omicide in Arabia Saudita e ad Avignone, sempre in Francia. Nel Paese mediorientale, una guardia del consolato francese di Gedda è stata attaccata e ferita con un coltello questa mattina. L’autore, cittadino saudita, è stato arrestato poco dopo i fatti. Secondo quanto reso noto dall’ambasciata, la guardia non è in pericolo di vita.

Ad Avignone, invece, un uomo armato di coltello ha cercato di assalire dei poliziotti in una strada di  urlando “Allah Akbar”due ore dopo l’assalto nella chiesa di Notre Dame.

 


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