Al Teatro Libero per “Il caos, quindi”: lo spettacolo, in scena dal 20 al 24 ottobre alle 21,15 (tranne mercoledì 21 alle 17) è tratto dalle novelle di Luigi Pirandello, con la drammaturgia e la regia di Domenico Bravo.
La prima nazionale è prodotta dal Libero che accoglie in scena Viviana Lombardo, Silvia Scuderi e Domenico Bravo, che domanda: “Cos’è il caos, se non la scala per risalire dal pozzo delle convenzioni, di quella normalità che è maschera e personaggio e che vivere non è? È quel magma che gorgoglia e che all’improvviso prorompe di vita”.
Un caos che “prorompe come la vita. I personaggi delle novelle – aggiunge – che si susseguono senza soluzione di continuità, si aprono al caos, escono di mente, in un farneticare assurdo, grottesco, in un continuo contagio, in una mutua ribellione fra parola e corpo. Un corpo vivo e vibrante, sempre in moto nel fremito del racconto del proprio destino, nel sussulto fragoroso della rivolta, che parte dal palcoscenico e ad esso ritorna”.
Il regista ricorda come da sempre che “il teatro è espressione del caos, luogo dell’etica della ribellione, insieme farmaco e veleno” e rievoca la difficile situazione attuale con una domanda che riecheggia sul palco: “Ma chi o cosa può aver dato inizio all’epidemia? Chissà, forse… il pipistrello”.