Vede poco impegno da parte delle Prefetture il presidente della Regione, Nello Musumeci, e lo dice senza mezzi termini intervistato oggi da Omnibus su La7. “Se si intensificasse l’azione di prevenzione e sanzionatoria basterebbero alcune azioni eloquenti”.
“Serve un senso di responsabilità collettiva e individuale – aggiunge – le norme ci sono per essere rispettate e se facciamo ordinanze ma nessuno dice nulla è inutile farle”. Del resto, Musumeci pur essendo per la linea dura nei confronti di “questo virus maledetto” non ritiene che provvedimenti eccessivamente restrittivi possano essere dettati dalla volontà politica ma dai numeri.
“Non si può immaginare una misura se i dati non suggeriscono l’opportunità di farlo. In Sicilia ho istituito 5 zone rosse, sono scelte sofferte e dolorose ma inevitabili, se i dati esulano da un andamento fisiologico io non posso determinare la chiusura. Abbiamo bisogno di fare appello al senso di responsabilità”.
“Serve un’azione severa – conclude – non servono mille sanzioni, ne bastano dieci pesanti per diventare deterrenti ma vedo poco impegno da parte delle Prefetture”.
Nel corso della giornata il presidente Musumeci ha partecipato anche alla trasmissione Timeline, su Sky Tg 24, e ha allargato il ventaglio delle responsabilità anche alle forze dell’ordine la cui partecipazione sui controlli “non è stata molto incisiva”.
Ad ogni modo, per quanto riguarda la Sicilia “ci sono poco più di 30 ricoverati in Terapia Intensiva e, considerando la popolazione siciliana, possiamo dire di essere in una situazione sotto controllo”.
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