Era stato trafugato nel 1984 dalla chiesa di San Giovanni Battista in Boeo, a Marsala, e domani ritornerà al suo posto. Si tratta di un prezioso dipinto, un olio su tela, che raffigura un puttino:un frammento sezionato da una grande pala d’altare che rappresentava la”Madonna, con Bambino, Santi e Cherubini”.
Domani alle 18, nella stessa chiesa dove era stato rubato, il capitano Bartolo Taglietti, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, lo consegnerà al direttore del Parco Archeologico Lilibeo, Enrico Caruso.
“La riconsegna del prezioso frammento settecentesco – dice Caruso – contribuisce a restituire al monumento una visione più compiuta della sua complessa e stratificata importanza storico-artistica e archeologica, già comprovata dai numerosi restauri del secolo scorso”.
“La chiesa, che è nota per la presenza della Grotta della Sibilla, è il paradigma della storia stessa di Marsala e dell’intera Isola dal momento che in origine era parte delle proprietà della Chiesa di S. Maria della Grotta di Marsala-Palermo, dell’Ordine greco di San Basilio”.