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Caso “Gregoretti”, il pm chiede l’archiviazione per Salvini

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Si è svolta in una Catania  blindata l’udienza preliminare del processo in cui è imputato il senatore leghista Matteo Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno. L’accusa è di sequestro di persona ai danni dell’equipaggio della nave “Gregoretti” e dei 131 migranti che erano a bordo. I fatti risalgono al luglio 2019.

La discussione di oggi si è conclusa con la richiesta di archiviazione da parte del pm e di un ulteriore istruttoria disposta dal gup, Nunzio Sarpietro, che ascolterà il premier Conte e i ministri Di Maio, Lamorgese, Toninelli e Trenta.

In 50 pagine di memoria difensiva depositata al gip di Catania, Salvini ha sostenuto che “non si è verificata alcuna illecita privazione della libertà personale, in attesa dell’organizzazione del trasferimento dei migranti alla destinazione finale”.

In aula, per l’accusa, il sostituto procuratore Andreas Bonomo. Le dichiarazioni di Salvini hanno ripercorso la falsa riga di quanto ha sempre sostenuto durante l’arco di tutta la vicenda: “Ho agito nell’interesse della nazione. A bordo della ‘Gregoretti’ c’erano due scafisti fermati dopo lo sbarco, i 100 migranti sono rimasti sulla nave senza pericoli e con la massima assistenza, solo il tempo necessario per concordare con altri Paesi europei il loro trasferimento”.

Poi sottolinea che tutto il governo era d’accordo con la decisione: “E tutto col pieno coinvolgimento del governo italiano, tanto da rilevare il ruolo decisivo del ministero dei trasporti nell’assegnazione del Pos , il porto sicuro. La Procura distrettuale di Catania aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma il Tribunale dei Ministri ha ritenuto dovesse passare al vaglio dell’udienza preliminare e l’Aula del Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere”.

La discussione in aula è finita con la decisione del gup di un’ulteriore istruttoria in cui verranno sentiti i ministri Gianluca Toninelli e Elisabetta Trenta, il 20 novembre, insieme al capo de governo Giuseppe Conte. Di Maio e Lamorgese il 4 dicembre. Quest’ultima, ha sottolineato Giulia Bongiorno, legale di Salvini, è stata l’unica componente del governo per cui è stata chiesta la convocazione.

La Bongiorno è stata pure vittima di un brutto incidente a causa di un lastra di marmo che si è staccata da una parete muro finendole sopra una gamba. L’incidente si è verificato in attesa che il giudice uscisse dalla camera di consiglio. Per lei si è reso necessario l’intervento del 118 e il ricorso a una sedia a rotelle con cui poiè uscita dal tribunale.

Salvini è arrivato al Palazzo di Giustizia di Catania intorno alle 9, l’udienza a porte chiuse è iniziata un’ora dopo dentro l’aula “Serafino Famà”. Prima di entrare, il senatore leghista si è concesso un caffè con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, arrivati nel capoluogo etneo per sostenerlo. Il senatore li ha poi ringraziati pubblicamente su Twitter un quarto d’ora dopo il suo ingresso in aula.

L’incontro tra i tre, inizialmente previsto in piazza Duomo, è stato annullato per motivi di sicurezza anti-Covid.

 


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