Sì alle modifiche dei decreti sicurezza, “ni” al Mes, no al rimpasto. Nel day after del voto su Regionali e referendum a parlare è Giuseppe Conte. È consapevole che il voto da un lato lo rafforza, dal’altro lo costringe a districarsi tra Pd e M5S.
“Non ero in bilico ieri, non sono inamovibile oggi”, poi parla del Mes: “Il sì o il no al fondo è una questione pregiudiziale su cui non mi pronuncio. Se e quando si porrà il problema lo affronteremo con il Parlamento in trasparenza”.
Tornando all’esito delle votazioni di domenica scorsa, adesso il Pd vorrebbe dettare la linea. Iv non si tirerà certo indietro e il M5S, alle prese con l’organizzazione del congresso pare sia a rischio scissione.
“Gli amici del M5S non credo che si aspettassero brillanti risultati alle Regionali ma hanno motivo di che consolarsi con il referendum”, chiosa Conte.
Poi è la volta di Zingaretti: “Al primo Cdm utile sui dl sicurezza si può procedere, nel governo va aperta una fase nuova. del resto, dopo le Regionali, le forze del governo sono al 48,7% e quelle del centrodestra al 46,5%”.
Intanto il Premier sostiene che non ci sarà un rimpasto.: “Non mi sembra che il Pd ponga questo tema ma pone un problema di rilancio dell’azione anche alla luce della sfida del Recovery”.
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